Grazie, Atalanta. Lo stadio pieno, il tifo, una notte storica: il risultato è un dettaglio, conta quello che resta

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C hissà se questi due punti persi alla fine saranno fondamentali, sull’esito del girone, qualsiasi esso sarà. Ma vien da dire: pazienza. Conta che l’Atalanta ha regalato una notte da sogno ai bergamaschi, e forse proprio per il risultato, per questa vittoria svanita per i colpi del più grande giocatore al mondo, forse proprio per questo 2-2 che suona amaro l’applauso dev’essere ancora più forte. Abbiamo visto una squadra «piccola» diventata grande giocarsela alla pari, e a tratti mettendo alle corde, una squadra che è un monumento della storia del calcio, salvata dall’unico vero fuoriclasse in campo, in mezzo a tanti campioni. Si dica quel che si vuole di Cristiano Ronaldo. Ma senza di lui il Manchester non avrebbe portato a casa altro che una figuraccia. Con lui, ha rimediato l’andata e ha rimediato il ritorno. E’ un altro sogno che questa Atalanta regala a Bergamo, dopo Liverpool, dopo Amsterdam, dopo Kharkiv: finalmente, un sogno a Bergamo, davanti alla sua gente tornata compatta. Davvero, il risultato è quasi un dettaglio in un quadro generale così. Smaltire l’emozione e recuperare la lucidità necessaria per analizzare è dura, ma ci proviamo in attesa di riprovarci a mente più fredda.