I giovani, la testa, Boga, la classifica: tante belle notizie se l’Atalanta scopre una nuova pelle (non facciamo confronti)

commento.

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L’ errore da non fare, adesso, è pensare di essere tornati, di colpo, a quell’Atalanta là, quella di Papu e Ilicic. Perché non sarà mai la stessa cosa, e fare confronti e paragoni è attività buona per i bar, ma non per ragionamenti seri. Se si tornerà a un’Atalanta capace di sotterrare gli avversari di gol come è capitato alla Salernitana sarà una grande notizia, ma non sarà mai la stessa cosa. Non lo può essere perché le squadre di calcio sono fatte di persone, e le persone sono diverse. La notizia, forse addirittura più grande, è se l’Atalanta riesce a tornare a fare quegli exploit avendo, finalmente, elaborato il lutto di Ilicic e Gomez (a proposito di Papu: clicca QUI per ascoltare l’episodio del podcast Corner Talk con la sua intervista). Cioè senza di loro, cioè con altri giocatori. Cioè con Boga e Højlund, dato che Lookman per esplodere non ha atteso. Se sarà questo il tridente del futuro lo vedremo, ma intanto dobbiamo annotarci che il centravanti ha caratteristiche da vero fenomeno, e l’ex Sassuolo manda importantissimi segnali di risveglio, tecnico e (forse soprattutto) mentale. L’Atalanta c’è, insomma. Il secondo posto è a soli 4 punti, la zona Champions resta a 3, l’ultima delle escluse dalla zona europea, adesso, è a 9 punti. Alzi la mano chi ancora non crede che questa squadra possa ambire a una coppa europea - quale che sia - per la prossima stagione. Fine del prologo, sotto coi dettagli (nei quali non diremo niente del portiere, perché dopo un 8-2 si fa fatica. Ma ce ne sarebbe, persino dopo un 8-2).