Il calcio e l’inchiesta sulle plusvalenze fittizie: la giustizia penale, quella sportiva e il fronte Uefa. Un vademecum tecnico

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I n questi ultimi giorni il terremoto che ha colpito la Juventus è stato di tale entità da offuscare mediaticamente anche i Mondiali di calcio in Qatar e i relativi dibattiti sugli inni con cantati, sulle fasce di capitano proibite e sulle foto di rito con la mano sulla bocca per mimare la violazione del principio della libertà di espressione. Nel giro di quarantotto ore la Juventus si è trovata sotto il fuoco incrociato della Procura di Torino, della Figc, della Liga e dell’Uefa. Sul versante della giustizia ordinaria, la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di dodici persone, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene. I reati contestati sono: false comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti. In sostanza sono due le tipologie di operazioni contestate. Da un lato, le c.d. plusvalenze fittizie incrociate, derivanti dalla prassi (per la verità assai diffusa) di scambiare giocatori a prezzi gonfiati, per sistemare artificiosamente i bilanci. Peraltro, siccome per definizione le plusvalenze fittizie incrociate richiedono il coinvolgimento di due squadre, allo stato risulta poco chiaro perché l’attenzione è concentrata soltanto sulla Juventus. Dall’altro lato, la Procura di Torino indaga sulla c.d. «manovra stipendi» con la quale la Juventus, in accordo con i giocatori e i tecnici, aveva deciso di non pagare quattro mensilità degli stipendi per far fronte all’emergenza sanitaria conseguente allo scoppio della pandemia da Covid-19. Sennonché, secondo la Procura, tale manovra sarebbe stata fittizia in quanto le mensilità non pagate non sarebbero state quattro, con conseguente ridimensionamento del vantaggio (90 milioni di euro) iscritto a bilancio.