La squadra, la testa, le prospettive: che gioia questo Napoli-Atalanta

commento. Il commento dopo la vittoria dell’Atalanta sul campo del Napoli.

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Q uanti significati in una sola vittoria. Quanti motivi di felicità nei tre punti che l’Atalanta porta a casa da uno stadio Maradona rintronato per ciò che ha appena visto. E quanto sembrano luminose le prospettive dopo questo ritorno al successo in campionato, che mancava da metà febbraio (più per il calendario terribile e il rinvio della sfida con la Fiorentina che per le mancanze della squadra di Gasperini). Il 3-0 sul Napoli, intanto, certifica che la squadra è pienamente in corsa per la Champions League, un traguardo a cui tiene molto più di quanto possa sembrare, anche se non c’è un trofeo in palio. La gioia al fischio finale ne è una conferma.

Il risultato non rispecchia l’andamento della gara: è stata durissima. Il Napoli ha cercato di addormentarla, imponendo il suo ritmo. È l’Atalanta che non glielo ha permesso, con l’intensità. E soprattutto con la lucidità, quella di una squadra sempre più adatta ai grandi appuntamenti. Quello di oggi lo era, perché gli azzurri di Calzona puntavano su questa partita per rilanciare le proprie ambizioni verso la volata al quarto (e quinto, probabilmente) posto. Ricordate l’Atalanta del 2019? Quasi doveva subire un gol per iniziare a giocare sul serio e, andando a mille, ribaltare il risultato. Oggi la squadra di Gasperini ha dato il meglio da quando è passata in vantaggio, mettendo in mostra tutte le sue qualità nella gestione della partita e del suo risultato. Infatti, poi, con una bella ripartenza ha raddoppiato. Copione confermato nel secondo tempo.

La testa

È quindi definitiva la crescita della squadra sul piano mentale. Lucidità, appunto. Consapevolezza, attitudine alle grandi partite. Caratteristiche necessarie nel finale di stagione che attende l’Atalanta. Perché a stupirci, oggi pomeriggio, è stata soprattutto la tranquillità con cui i nerazzurri hanno gestito i momenti più complicati: le sfuriate del Napoli a inizio ripresa, l’assalto prima del terzo gol, ma anche falli e cartellini, oltre al possesso del pallone, sapendo quando spingere e quando farla girare. In questo momento della stagione è così che ci si dimostra più forti delle concorrenti.