L’Atalanta e gli arbitri, galleria degli orrori. Sono troppi per ignorare il problema: il Var rischia il «sabotaggio»

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C omplotto. Da ieri sera, da quel placcaggio di Lautaro su Toloi non sanzionato da Rocchi, il complotto di qualcuno ai danni dell’Atalanta è tornato di grandissima attualità. «Non ci vogliono lì in alto», è la sintesi del pensiero del tifoso. E’ una tesi, quella del complotto, che non sta in piedi. Per il semplice fatto che a due minuti dalla fine l’Atalanta un rigore l’ha avuto, e poteva consegnarle la vittoria clamorosa. Ci fosse un complotto, come non si dà un rigore nel primo tempo a maggior ragione non lo si dà nel finale. Dunque un complotto non può esserci: lo negano i fatti. Però, attenzione bene. Questa tesi non può più essere ignorata non perché abbia ragione nel merito: abbiamo appena dimostrato il contrario. Ma perché le cause che la producono non possono più essere ignorate. Ci sono cause oggettive - i madornali errori arbitrali - che portano a una conclusione eccessiva, il complotto. Vediamo di ragionarci su.