L’Atalanta dei giovani che vincono come marpioni. Riflessioni su Sportiello, l’arbitro e Zaniolo, il 1° posto (e la sosta, utile)

commento.

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Atalanta's Giorgio Scalvini celebrates his goal with teammates during the Serie A soccer match between AS Roma and Atalanta BC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 18 September 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI (Riccardo Antimiani)

U na squadra di giovani che vince come una squadra di vecchi marpioni. Tirando in porta una sola volta, ma facendo gol. E’ quello che conta, quando poi il gol non lo prendi. E’ il sunto dell’analisi pubblicata (leggila QUI ) due giorni fa su Corner, a firma di Gianluca Besana: puoi anche produrre poco in attacco, ma se sei così bravo da subire ancora meno, allora fai i punti e alla lunga ti ritrovi in alto. Anche in altissimo, come capita adesso all’Atalanta. Che prima vinceva segnando tantissimo e subendo tanto, adesso vince segnando poco e non subendo quasi mai. Mai, in trasferta: quattro vittorie su quattro trasferte. Ora la sosta, che comunque andrà tra Milan e Napoli l’Atalanta se la godrà in cima alla classifica, essendosi anche tolta di mezzo l’alibi - degli altri, soprattutto - secondo cui quella classifica derivava soprattutto da un calendario favorevole: serviti. E fine del prologo.