L’Atalanta, i risultati, il morale basso. La carica di Stromberg: «Non è finito niente, in Europa questa squadra è rispettata»

commento.

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C iao, amici di Corner.

Vi scrivo sotto le nevicate di Stoccolma: è una strana primavera dappertutto, e d’accordo che sono in Svezia e la neve per noi è normale, ma insomma, non troppo in aprile. Fa freddo, ma resistiamo. Un po’ come dovete fare voi adesso: volete bene all’Atalanta, l’Atalanta non va troppo bene, ma voi dovete resistere. Vi racconto un fatto. L’altro giorno ero in viaggio, come sempre. In aeroporto, tra un volo e l’altro, mi scappa l’occhio su uno schermo e vedo l’allenatore del Lipsia, Domenico Tedesco, che parla dopo la loro vittoria sul Borussia Dortmund. Essendo il prossimo avversario dell’Atalanta e avendo tempo, mi sono fermato ad ascoltarlo. Beh, dovevate sentire con quale rispetto ha parlato dell’Atalanta, e non con il solito tono da circostanza degli allenatori quando parlano dei loro prossimi avversari.