Ora è giusto provare a ripartire, anche se 124 partite sono tantissime, e i rischi infiniti. Ma il calcio ha il dovere di tentare

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R icapitoliamo. L’Atalanta è ferma da 53 giorni. A Lecce si giocò che era il 1° marzo. E’ già passato più tempo di quel che generalmente trascorre tra la fine di un campionato, le grandi feste e il rompete le righe, e il raduno della stagione successiva: un pezzettino di maggio, tutto giugno, su per giù una decina di giorni di luglio. Fate i conti e capite quant’è complicato, fra altri dieci o dodici o quindici giorni, per le squadre tornare in campo, riattaccare gambe e cervello su una stagione che pare lontana anni luce, e che invece bisogna concludere. Bisogna per tante ragioni, romanticamente sportive e molto più freddamente di business. Solo che mentre è probabilissimo che si cominci, è difficilissimo che si finisca. Vediamo perché.