Psg, sognando la semifinale. E la Juve, sognando la rincorsa scudetto. Atalanta, la realtà vola oltre la fantasia

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E’ un sorpasso a destra, in piena regola. La realtà che supera la fantasia, senza mettera la freccia. C’era una volta un presidente che sognava un’amichevole con una grande squadra, piena di fuoriclasse. Un modello da andare a studiare, quella società. E ora c’è un presidente che quella squadra la affronterà da pari grado, nei quarti di finale di Champions League. Non solo: la affronterà da una posizione di vantaggio indiscutibile. Non parliamo certo del livello tecnico: da quel punto di vista il PSG è costruito per vincere la Champions, senza se e senza ma. La proprietà araba della squadra parigina ha investito milioni a centinaia, pur di arrivare lì. Finora, raccogliendo magri risultati, va detto. L’Atalanta arriverà alla sfida di Lisbona avendo il vantaggio innegabile di giocare con l’unica squadra delle 8 che sarà ferma – al netto delle due finali di Coppa di Francia – dall’11 marzo. Quando l’Atalanta avrà giocato 13 partite, i suoi rivali ne avranno giocate soltanto 2, con tutti i rischi connessi. Dagli spifferi che arrivano, pare che anche a Zingonia abbiano preso molto bene questo nuovo regalo dell’urna. Perché è innegabile che dopo le sfortune di Europa League (un girone apparentemente infernale e poi vinto, e il Borussia subito ai sedicesimi), a questo giro le palline dell’Uefa sono state parecchio benevole con l’Atalanta. Prima un girone giocabile, poi gli ottavi con il Valencia (la meno forte del gruppo) ora il PSG con questo handicap.