C’ è una domanda che tormenta il mondo atalantino da settembre. Ma qual è, la vera Atalanta? Quella che brilla in Champions, o quella che tentenna in campionato? Quella che si esalta con le grandi squadre, o quella che si scioglie con le piccole? La risposta non può che venire da questa partita, e lo scriviamo completamente a prescindere dal risultato: la vera Atalanta non può che essere questa. Perché una squadra scarsa può giocare pessime partite e buone partite, ma non a questi livelli, non a un livello tale da rimontare il Chelsea e provare in ogni modo a vincere la partita. Viceversa una squadra forte può certo sbagliare partite, ma poi - quando la sera è giusta - arriva a questi livelli, arriva a battere i campioni del mondo. Questa è l’Atalanta, questo è il suo potenziale. E questa vittoria può, anzi deve, cancellare ogni remora, ogni sfiducia, ogni tentennamento, deve convincere l’intero gruppo che il potenziale è ancora altissimo, e che queste notti magiche si conquistano passando da Pisa, Lecce, Parma, Verona, eccetera. E Cagliari, tanto per dirne una che adesso non si può - anzi, non si deve - fallire per nulla al mondo.