Riaprire gli stadi? Dibattito aperto. Sembra facile, ma quanti ostacoli. E senza botteghino rischiano le serie minori

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«R iaprire gli stadi», dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il campionato è alle porte, nonostante fiocchino quasi ogni giorno calciatori positivi al Covid, di rientro da vacanze più o meno vip. E con la nuova stagione che si prepara al via, sale la richiesta di riaprire gli stadi al pubblico, dopo che l’ultima stagione - e le coppe internazionali - sono state giocate rigorosamente a porte chiuse. Dunque, ragioniamo: si può riaprire? E in caso, quali problemi sorgerebbero? A prima vista la risposta vien facile: riaprire. Perché come si viaggia in treno o in aereo, al chiuso e con distanze opinabili, non si vede per quale ragione non si potrebbe stare all’aperto, e distanziati, dentro uno stadio. Tutto sommato non si vedrebbero chissà quali impedimenti. È ragionandoci e approfondendo il tema in termini pragmatici che sorgono parecchi impedimenti. Vediamo quali.