Stromberg: «Atalanta, per il calcio europeo è un anno anomalo, c’è aria di grande occasione... tipo il Verona»

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C iao, amici di Corner.

Io sono tornato a Stoccolma, dove nevica, dal sole di Tenerife dove sono rimasto un po’ di giorni a riposare al sole. Ho seguito ovviamente tutto quel che sta succedendo a Bergamo, in campo e, purtroppo, non solo in campo. Parto da qui, da dove vi avevo lasciato nel mio ultimo articolo su Corner. Ho sperato fino all’ultimo che la situazione di Gomez si potesse ricomporre, perché è un giocatore di grande valore, che ha fatto e dato tantissimo alla squadra. Ma sono situazioni sempre difficili. Non voglio dare giudizi, ovviamente, perché non ero presente. Ma le ho vissute, situazioni di questo tipo, e so quanto è complicato rimetterle a posto. Di certo, deve valere sempre un principio: l’Atalanta deve venire prima di tutto. Ci sono giocatori, allenatori, dirigenti: tutti lasciano un segno all’Atalanta, grande o piccolo, positivo o negativo. Ma nessuno di loro deve mai venire prima dell’Atalanta. Posso dire solo questo. E posso dire che sono infinitamente contento dei risultati della squadra, anche dopo che Gomez è stato messo fuori. La partita contro il Milan è stata eccezionale, e ha confermato che questo è un anno strano un po’ per tutto il calcio.