Cosa succede all’Atalanta quando Højlund gioca troppo solo? Tutti i dati e le classifiche dell’hub statistico

scheda. Un lavoro di Carlo Canavesi

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S olitùdine s. f. La condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura: Højlund, a San Siro, ha sofferto di solitudine. Serata complicata, per il danese. Forse la più opaca da quando è arrivato a Bergamo. E i motivi sono diversi. La prestazione di Thiaw, prima di tutto. Il difensore rossonero, che Pioli ha lanciato nelle ultime settimane, ha concesso pochissimi spazi al centravanti dell’Atalanta, tanto da portare i tifosi del Milan a chiedersi come mai abbia passato gran parte degli ultimi mesi in panchina. Non basta, certo. Perché Højlund è sembrato molto solo durante la serata del Meazza. È stato cercato spesso dai compagni, ma una volta ricevuto il pallone, sulla trequarti offensiva, si è trovato costantemente raddoppiato dai difensori del Milan, con pochi sbocchi offerti dai compagni e pochi spazi per mettere in mostra la propria esuberanza. Per capire meglio cosa sia successo al danese durante la partita contro i rossoneri è meglio farsi aiutare dai numeri e dai campetti tattici forniti da Wyscout. In particolare, confronteremo i numeri stagionali di Højlund con quelli ottenuti nella sfida di domenica, per provare a capire meglio le difficoltà offensive dell’Atalanta.