L’Atalanta si gode la perla di Muriel, ma come sta andando la sua stagione? Ecco i dati confrontati col passato

scheda. L’approfondimento di Carlo Canavesi

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T acco, dolcissimo, di Muriel. E palla all’angolino. Si è chiusa così una delle settimane più folli della storia recente dell’Atalanta. Dall’inferno di Torino al paradiso in cui si è teletrasportato lo stadio di Bergamo al fischio finale di una partita epica. Una partita vinta meritatamente, certo, ma che con tutta probabilità sarebbe stato impossibile vincere senza la giocata di un fuoriclasse, entrato tra i mugugni. E certo che quei mugugni erano per l’uscita di Lookman, trascinatore fino a quel momento, ma si fatica a pensare che qualcuno possa aver pensato che l’ingresso del colombiano sarebbe stato poi decisivo per una vittoria che può stravolgere l’andamento psicologico della stagione. E adesso? Quale ruolo può avere Muriel nella rosa di questa Atalanta? Gasperini, il più infastidito dai malumori al momento dei cambi, ha detto che il colombiano potrebbe anche decidere di cambiare aria durante il mercato di gennaio. C’è il rischio che lo spazio a disposizione non sia poi così tanto, anche per chi è abituato a dare il maggior contributo a partita in corso. Va detto: Muriel, sulla carta, sarebbe il quinto attaccante per due posti, alle spalle di Scamacca, Lookman, De Ketelaere e Touré. Ma è anche vero che Lookman e Touré avranno la Coppa d’Africa nel mese di gennaio e Scamacca non ha ancora trovato la miglior condizione dopo l’operazione della primavera scorsa.