Atalanta, quella superiorità da grande squadra. Senza strafare, ma vincendo

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I l rischio, scrivendolo, come minimo è di finire nel girone (dell’inferno calcistico) degli ottimisti incauti, e lì la pena è lo sberleffo a oltranza. Ma non scriverlo vorrebbe dire aggregarsi (troppo comodo) al girone delle ovvietà, dove il gregge è davvero folto e la pena è l’oblio immediato. E allora, con tutte le cautele del caso, perché non scriverlo: sabato a Firenze si è vista un’Atalanta da... Champions. Non quella da giocare tra 10 giorni con il Valencia, ma quella che si giocherà da settembre, alla quale arrivi piazzandoti nei primi 4 posti il prossimo 24 maggio, quando finirà il campionato.