Atalanta, tre partite per dare i primi veri giudizi. Ma no, Gasp: la squadra è più forte di Fiorentina e Torino

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L a malsana abitudine di rendere quasi definitivo ogni risultato ci sta accompagnando a Inter-Atalanta come a una gara da dentro o fuori: se perdi questa... E allora chiediamocelo: cosa succede se perdi questa partita? Risposta: niente di drammatico. Succede che vai a -6 dall’Inter, ma che si dovesse fare la corsa sui campioni d’Italia francamente era solo nelle valutazioni degli illusi. E se da una parte non c’è dubbio che Napoli, Inter e Milan sono partite benissimo e sembrano già ipotecare tre dei quattro posti Champions per la prossima stagione, dall’altra ci sono altre 33 gare da giocare. E tra un paio di partite tornerà anche Muriel. Ma dove sono tutte le rivali con un organico migliore di quello che allena Gasp? È vero che quest’anno la squadra non è partita proponendo il calcio a cui ci ha abituati. Ma è ben chiaro che saranno le prossime tre gare – Inter, Young Boys e Milan prima della sosta del 10 ottobre – a permetterci di fare il punto della situazione. Ecco perché la sfida di oggi non è la gara dei verdetti definitivi.

Provocazione: chi non baratterebbe una sconfitta a San Siro con sei punti nelle prossime due partite. Battere lo Young Boys in Champions e scavalcarlo (in attesa del risultato di Manchester United-Villarreal) e poi battere il Milan in casa. Andremmo alla sosta con il morale alle stelle, e dell’eventuale sconfitta di oggi a San Siro ci dimenticheremmo tutti. Ecco perché oggi l’Atalanta ci dovrà soprattutto dire se è nelle condizioni – fisiche e mentali – di tener testa alle prime forze del torneo. Che non significa vincere, ma giocarsi la partita.

Perché i giudizi resteranno a lungo in divenire, sino a fine andata sarà più importante capire i valori in campo e poi il mercato di gennaio li potrà alterare. E a seguire sarà determinante fare più punti possibili per presentarsi al meglio allo sprint di primavera. Quando – dopo la sosta del 27 marzo – si giocheranno gli ultimi otto turni . Che dopo Atalanta-Napoli e Sassuolo-Atalanta sulla carta fanno pensare a 18 punti nelle ultime sei partite.

Perché questa Atalanta non è da scudetto e non è corretto farsi illusioni. Ma – non ce ne voglia Gasperini, visioni diverse sono legittime – questa Atalanta è da prima fascia, dietro le big. Magari tre posti sono quasi assegnati, ma con l’organico che ha a disposizione lui può lottare per restare lì, appena sotto. Quest’Atalanta non è da 10° posto.

A meno che questo gruppo non si sia d’un tratto imbrocchito. O non ci siano altre ragioni che da fuori non si comprendono. Mettersi in fascia con Fiorentina e Torino, come ha fatto ieri il tecnico, sembra eccessivo. Mister, noi siamo più forti.