E se il primo acquisto dell’Atalanta fosse Pessina? Così cambierebbero gli scenari di mercato (specie di Tamèze)

Articolo.

Lettura 1 min.

I l Matteo Pessina visto sabato al Bentegodi impone al mondo Atalanta una seria riflessione di mercato. Il ragazzo, vivaio Milan, classe 1997, è un giocatore dell’Atalanta in prestito al Verona, da dove tra riscatto e controriscatto tornerà per 500 mila euro. Cioè per un premio-preparazione che gli scaligeri si sono meritati visti i progressi del ragazzo. Perché Pessina, partito per Verona come mediano (o al limite come interno di centrocampo), con Juric è diventato un trequartista guastatore di grande rendimento. Giocando in coppia con un altro incursore alle spalle della prima punta (come se Pasalic e Malinovskyi giocassero dietro Zapata) il ragazzo è prezioso in fase di copertura, dato che sa andare in pressing o abbassarsi da centrocampista aggiunto, e fa benissimo anche la fase offensiva: con quello di sabato è a 7 gol stagionali, è lui il bomber del Verona rivelazione...