I rigori, le proteste di Gasp, i regolamenti. Meglio pensare a quant’è bella l’Atalanta

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I l modo in cui il mondo del calcio appena possibile tende a svilirsi fa pensare a un autolesionismo patologico. Le polemiche seguite a Lazio-Atalanta 3-3 hanno fatto passare in secondo piano una delle partite più emozionanti della stagione, uno spot per il calcio. Il malumore di Gasperini, il successivo comunicato della Lazio a difesa di Immobile e il contro-comunicato dell’Atalanta a difesa di Gasperini sono litanie dannose, che spostano l’attenzione degli appassionati dal calcio a singoli mini- episodi. Il tecnico nerazzurro, condizionato dai ricordi della finale di Coppa Italia, nel dopopartita ha sbroccato: il primo non era rigore, neppure il secondo era rigore.