Atalanta al bivio delle scelte: che tipo di rosa, con quali obiettivi? E cosa dicono i dati sui giocatori in bilico? Ecco l’analisi

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L a sconfitta contro l’Empoli ha sancito la chiusura ufficiale della stagione 2021/22 dei nerazzurri, e lo ha fatto nel peggiore dei modi per quanto ha riguardato il risultato sportivo, mentre invece sugli spalti del Gewiss si è celebrata comunque una festa, con i tifosi che hanno circondato d’affetto una squadra che ha regalato loro un sacco di soddisfazioni in questi anni. La gente ha voluto abbracciare soprattutto Josip Ilicic, e ha dedicato un coro, che conteneva una richiesta specifica di restare a Bergamo, a Gasperini. Una festa dunque, dove il risultato sportivo è quasi passato in secondo piano, nonostante in palio ci fosse la possibilità di giocare in Conference League la prossima stagione. Sì perché in fondo la terza competizione europea ha sempre scaldato molto poco gli animi della gente di Bergamo, che negli ultimi anni si è abituata a sedere al tavolo delle grandi. C’è voglia invece di ripartire e ricostruire. Il popolo nerazzurro non vuole fallire l’appuntamento con l’Europa che conta già a partire dalla stagione 2022/23, piuttosto che girare su campi poco blasonati il giovedì sera. Se questo modo di pensare è corretto o meno, lo capiremo presto, perché per tornare a mangiare al tavolo delle big servono idee chiare ed investimenti importanti, altrimenti si tornerà a sedere al più modesto tavolo di chi occupa la parte destra della classifica. Servirà giusto un paio di mesi e poi si capirà se questa cavalcata europea è stata solo una lieta parentesi nella vita sportiva della regina delle provinciali, o se la società è realmente cresciuta e ha ora una visione a più ampio raggio su come manovrare per restare lì, tra le prime sette/otto squadre di A.