Atalanta-Bayer, match analysis. Possesso poco ma buono: sotto il 50%, ma dimezzati i passaggi per tirare in porta

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N ella sfida valevole per gli ottavi di finale di Europa League, l’Atalanta di Gasperini ha incrociato la formazione tedesca del Bayer Leverkusen. Le due formazioni arrivavano alla sfida del Gewiss Stadium con stati d’animo differenti. I tedeschi lanciatissimi in campionato (5 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 7 gare) e terzi in Bundesliga con 4 lunghezze di vantaggio sul Lipsia (quinto e prima formazione esclusa dalla prossima Champions League). L’Atalanta un po’ depressa, scivolata dalla terza alla sesta posizione in Serie A dopo due mesi farciti di difficoltà, e dove le soddisfazioni maggiori per la squadra di Gasperini sono arrivati dalla sfida dei sedicesimi di finale di Europa League contro l’Olympiakos del Pireo. I nerazzurri grazie ad una prestazione notevole sotto diversi aspetti, hanno piegato la squadra tedesca, seppur con il minimo scarto, il che renderà la gara di ritorno in Germania non certo una scampagnata.

Gasperini ha deciso di tornare al vecchio modulo, abbandonando il 4-2-3-1 adottato nell’ultima gara giocata all’Olimpico contro la Roma. Nessuna sorpresa rilevante nell’undici iniziale e occhi puntati sul colombiano Muriel, indicato un po’ da tutti come il giocatore che avrebbe dovuto fare la differenza a favore dei nerazzurri. Il tecnico dei tedeschi Seoane, dopo aver schierato il suo Leverkusen con il 3-4-3 nell’ultima gara di campionato giocata contro il Bayern di Monaco (1-1), è tornato al vecchio modulo (4-2-3-1) contro i nerazzurri di Gasperini. Tanti i giovani prospetti molto interessanti tra le fila dei tedeschi. Per le aspirine, tra gli assenti di peso, l’ex blucerchiato ed ex giallorosso Patrick Schick.