Atalanta, i benefici del gioco prudente e i costi della controrivoluzione di Gasp. I dati: per giocare così servono più gol

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L a prima parte della stagione è andata in archivio. Ora la Serie A, assieme a tutti gli altri campionati, si fermerà fino al 4 gennaio, lasciando così spazio ai mondiali di calcio. Le prime 15 gare di campionato sono state una specie di montagna russa per i nerazzurri. L’Atalanta di Gasperini aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi, e aveva scalato la classifica fino ad issarsi al secondo posto. L’Atalanta giocava in modo diverso e meno spettacolare rispetto al passato, ma al termine di ogni partita passava alla cassa ed incassava punti. Poi improvvisamente i nerazzurri hanno intrapreso una brusca discesa incassando 4 sconfitte nelle ultime 5 gare disputate. Alcune di queste, e ci riferiamo alle partite perse contro Lazio e Lecce, sono state disarmanti a livello di gioco espresso. La squadra di Gasperini è scivolata nello spazio di una settimana dal secondo posto in classifica a un sesto posto in condivisione con la Roma, che fa da spartiacque tra l’entrare in Europa (dalla porta meno nobile della Conference League) al restare a guardare. Per noi di Corner, con la palla ferma per una cinquantina di giorni, è quindi venuto il momento di approfondire tanti aspetti del gioco dei nerazzurri, sempre però prestando attenzione alle gare del mondiale alla ricerca di novità tattiche, e non solo. Daremo dunque un’occhiata a quanto fatto dei nerazzurri cominciando oggi dalle pressioni individuali e dal pressing collettivo.