I l successo sull’ostico Bruges ha offerto all’Atalanta spunti utili per capire a che punto si trovi il percorso di crescita e di adattamento al nuovo tecnico da parte della squadra. Non è stata una partita brillante, e nemmeno lineare, ma una gara che ha richiesto attenzione, pazienza e capacità di adattamento. Juric ha guidato i suoi con la lucidità di chi ha letto bene le situazioni, trovando nel corso dei novanta minuti le contromisure adatte per rispondere a un avversario preparato e organizzato. La presenza di Ederson e Lookman ha alzato il livello tecnico, pur senza dare continuità assoluta, ma ha permesso di intravedere un’Atalanta più fluida nella costruzione e meno dipendente da episodi estemporanei. Bernasconi ha disputato una prestazione di spessore, non solo per la spinta e la personalità mostrate sulla corsia, ma anche per la capacità di incidere in fase offensiva con una conclusione pericolosa e diversi inserimenti di qualità.
Giocare contro il Bruges non è stato semplice, perché la squadra di Hayen ha confermato di saper usare il possesso come arma tattica. Non si è trattato di un possesso sterile, fine a sé stesso, ma di una circolazione costruita con metodo e tempi precisi. La palla ha viaggiato quasi sempre a due tocchi, avanti e indietro, per spezzare la continuità della pressione. In questo modo i belgi hanno costretto i nerazzurri a rincorse lunghe, che raramente hanno portato a recuperi alti, e hanno mantenuto un ordine che ha impedito alla squadra di Juric di rendere efficace la riaggressione.
Il meccanismo non è nuovo, ma è efficace quando viene applicato con la giusta disciplina. Ogni volta che la palla tornava dai difensori centrali o da Stankovic, il Bruges ha alternato l’appoggio corto su uno dei due terzini, alle verticalizzazioni improvvise su Vanaken, o sugli esterni alti. Non c’è mai stata frenesia, piuttosto un movimento continuo di smarcamenti che ha aperto linee di passaggio corte o lunghe a seconda delle letture. Così l’Atalanta, che ha provato ad inizio gara ad alzarsi a pressare, si è trovata spesso fuori tempo.