Atalanta, così Ederson è passato da promessa a uomo mercato: l’analisi dei dati della sua evoluzione tecnica

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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Q uando fu chiesto a Walter Sabatini, uno dei “santoni” del calciomercato italiano, di descrivere quel centrocampista che aveva scovato in Brasile, usò queste parole: “Ho agganciato questo Ederson, un giocatore di 22 anni ... presto andrà a fare la mezzala in un grande club. Gli ho visto fare due accelerazioni ... impressionanti”. Il brasiliano lo aveva convinto a tal punto da spingerlo a versare circa 6 milioni di euro nelle casse del Fortaleza, il club che deteneva il suo cartellino. Quella cifra rappresentava un esborso notevole per una formazione di bassa classifica in A, e quindi con risorse economiche limitate, come la Salernitana. Il buon Sabatini però ancora una volta ci aveva visto lungo. Ederson sbarcò in Italia nel gennaio del 2022 e contribuì in modo decisivo alla miracolosa salvezza dei granata. Poi, nell’estate dello stesso anno a missione compiuta, Ederson, parafrasando le parole del direttore tecnico che lo ha portato in Italia, “è andato a fare la mezzala in un grande club”. Il primo luglio del 2022, l’Atalanta versò difatti 22.942.000 euro nelle casse dei granata per assicurarsi le prestazioni del mediano brasiliano. Il mese seguente al suo approdo in nerazzurro, il club dei Percassi cedette Remo Freuler al Nottigham Forest, per una cifra vicina ai 9 milioni di euro, facendo intuire a tutti che il posto da mezzala sinistra dello scacchiere nerazzurro avrebbe avuto da lì in poi un nuovo padrone.

Come abbiamo capito nel corso di queste stagioni targate Gasperini, per alcuni giocatori gli inizi agli ordini del tecnico di Grugliasco possono rivelarsi un po’ più problematici di quanto non avverrebbe da altre parti. A Zingonia si lavora duro (molto duro a dire il vero), e il tecnico piemontese pretende spesso dai suoi giocatori una rivoluzione nel modo di “pensare” il calcio.