Atalanta, il dibattito su Scalvini, le marcature e l’analisi del gol del 2-1 a Firenze: non è tutto come sembra

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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L a sconfitta subita al Franchi ha lasciato parecchie tossine tra i i tifosi nerazzurri, che non hanno digerito il secondo stop consecutivo in trasferta rimediato dai loro beniamini. Una sconfitta arrivata al termine di una partita che ha lasciato perplessi sotto molto aspetti, ma che ha catalizzato l’attenzione di tutti per le sbavature mostrate in occasione dei gol subiti. In questo caso non si tratta di parlare di responsabilità dei soli difensori, bensì dell’intera fase difensiva, che a dire il vero aveva mostrato qualche crepa anche prima della gara del Franchi. I tre gol subiti hanno riportato in auge il dibattito circa il mancato acquisto di un difensore centrale e tutte le polemiche legate a questa situazione. Polemiche che a dire il vero lasciano il tempo che trovano, perché ormai il mercato è chiuso ed è inutile piangere sul latte versato. L’Atalanta è questa, e rimarrà tale almeno fino a gennaio. Citando Mosca dei Lamberti: “Cosa fatta capo ha”. Quindi sarebbe ora di ragionare su cosa Gasperini potrà fare con i giocatori a disposizione. Tornando alla gara del Franchi, a far discutere sono stati i tre episodi in cui l’Atalanta ha subito reti. Soprattutto quella che ha riguardato il gol del 2-1, dove “d’istinto” in molti hanno puntato il dito contro Scalvini. Quindi in questa seconda parte di analisi ci occuperemo proprio di questo per mezzo di 4 grafiche.