I primi giorni di calciomercato hanno visto tra le società più attive della Serie A l’Atalanta. Il club guidato dalla coppia D’Amico/Percassi, dopo aver ceduto Matteo Ruggeri agli spagnoli dell’Atletico Madrid, ha ingaggiato l’esterno d’attacco Kamaldeen Sulemana, e il difensore (in grado di giocare anche da esterno a tutta fascia) Honest Ahanor. Nonostante questo sforzo economico, che comprende tra l’altro le operazioni che hanno riguardato i rinnovi di Kolasinac e Pasalic, e il riscatto di Kossounuo, Brescianini e Samardzic, qualche club di Serie A e parte della stampa nazionale, ha associato all’addio di Gasperini l’idea che da parte della dirigenza del club nerazzurro ci sia la volontà di liquidare i giocatori di maggior valore, per dare il via ad una specie di atterraggio morbido verso il centro classifica. Nulla di più sbagliato, perché agli abboccamenti delle squadre nostrane, la dirigenza nerazzurra ha sfoderato un listino prezzi fuori dalla portata delle loro casse, che nella maggioranza dei casi sono peraltro vuote o quasi. L’Atalanta procede invece spedita per la sua strada ed è intenta a rifarsi il look senza badare troppo alle uscite, forte dei bilanci in attivo. Il club nerazzurro è particolarmente attivo nel voler dare una sistemata alla sua corsia di sinistra, prima di procedere in altre parti del campo. Dopo aver preso contatti con lo Sparta Praga per l’esterno a tutto campo Malick Diouf (potete leggere QUI il suo profilo tecnico), ha in questi giorni bussato anche alle porte della Juventus per chiedere informazioni sul serbo Filip Kostic, che il club di Torino acquistò nell’agosto del 2022 dall’Eintracht di Francoforte per 14,7 milioni di euro, e che la passata stagione ha giocato in prestito con i turchi del Galatasaray.