Atalanta-Fiorentina, match analysis. La fatica, la reazione, i primi segni del nuovo modo di attaccare: cosa insegna il ko

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D opo il brutto KO rimediato domenica contro il Cagliari, l’Atalanta di Gasperini era chiamata a riscattarsi contro la Fiorentina di Italiano, nella gara valevole per i quarti di finale di Coppa Italia. Così non è stato, in una strana gara dove le squadre si sono superate diverse volte, e dove i nerazzurri sono stati brillanti solo a tratti. L’Atalanta si è arresa proprio negli ultimi secondi della partita, dopo non essere riuscita a sfruttare una quindicina di minuti giocati in superiorità numerica. La Fiorentina ha potuto usufruire di un paio di rigori, ed è stata fortunata in almeno un paio di circostanze, dove l’Atalanta con Boga e Zappacosta è stata fermata dai legni. Per Gasperini erano cinque i giocatori non convocati. Oltre agli infortunati Miranchuk e Zapata e Pezzella, non erano disponibili Toloi squalificato, ed Ilicic.

Gasperini ha schierato l’Atalanta con il consueto modulo: 3-4-2-1. Rispetto alla grafica ufficiale proposta sopra, Boga ha giocato a sinistra e Pasalic in posizione centrale. C’era molta curiosità per vedere come l’Atalanta avrebbe sopperito all’assenza di Duvan.