Atalanta, i dati Lovato mostrano gli effetti del «tirocinio» con Juric: ecco perché andrà d’accordo col calcio di Gasp

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N ella mattinata di venerdì 30 agosto Atalanta ed Hellas Verona hanno ufficializzato l’accordo che ha sancito il passaggio di Matteo Lovato in nerazzurro. Il club guidato dai Percassi si è in questo modo assicurato uno dei più  promettenti difensori centrali del nostro campionato, che nella passata stagione è riuscito a guadagnarsi il posto da titolare nella difesa di Juric. L’accordo per il trasferimento è stato raggiunto per una cifra vicina agli 8 milioni di euro, più altri 3 di bonus legati al raggiungimento di determinati obbiettivi. Il 15% di questa cifra verrà versata dall’Hellas nelle casse di Genoa e Padova, che sono stati i club che hanno lanciato Matteo, e che avevano mantenuto dei diritti sulla rivendita del calciatore. Va sottolineato come l’Atalanta per aggiudicarsi il cartellino del promettente difensore gialloblù, abbia dovuto battere la concorrenza del Milan di Pioli, che da diverso tempo lo seguiva. L’arrivo del centrale gialloblù da luogo ad una doppia interpretazione. Matteo può essere stato acquistato per rimpiazzare numericamente il reparto difensivo, che restituirà Mattia Caldara al Milan dopo i due anni di prestito, e anche in ottica futura (pur rappresentando già ora una certezza), perché Matteo diventerebbe a tutti gli effetti il probabile difensore centrale delle prossime stagioni.