Atalanta in finale, la partita secca è imprevedibile ma la Juve è piena di problemi: 8 grafiche per capirli

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L a Juventus è l’ultimo ostacolo (non da poco) che separa l’Atalanta dall’alzare per la seconda volta nella sua storia la Coppa Italia. La squadra di Gasperini ha già incrociato i bianconeri per due volte nel corso dell’attuale stagione. La prima volta il 16 dicembre a Torino (1-1), la seconda volta a Bergamo il 18 aprile scorso (1-0 per i nerazzurri). La preview tattica della squadra bianconera l’avete quindi già letta due volte. Per chi non l’avesse fatto, la più recente la potete trovare QUI . Quello che segue è una specie di «riassunto» a 360 gradi della squadra di Torino. Per la formazione bianconera l’annata sportiva in corso verrà ricordata non solo per i problemi tecnici palesati sul campo, ma anche per la conduzione deficitaria della società, soprattutto legata ai problemi economici ed alla nascita della Superlega. Questioni economiche che già in estate avevano decretato l’arrivo a sorpresa di Andrea Pirlo sulla panchina dei bianconeri. Anche se la dirigenza juventina ha spacciato questa mossa come una “scelta ponderata e voluta” (da Andrea Agnelli in primis),  per costruirsi in casa il tecnico del futuro; ai più è sembrata una mossa affrettata e “low cost”. Così facendo, i dirigenti bianconeri avevano tentato di rimediare finanziariamente “all’errore” di ingaggiare Sarri la scorsa stagione, e il cui contratto è peraltro ancora in essere. Tra il tecnico toscano e la società bianconera la liaison si era consumata in fretta. Chiamato per dare un “gioco brillante” a una squadra già vincente, Sarri aveva finito per inimicarsi velocemente buona parte dello spogliatoio (poco disposta ad ascoltarlo). Tra questi, i “senatori”della squadra.