Atalanta, e l’attacco? Se Højlund parte, fari su El Bilal Touré: ecco l’analisi del confronto dai loro dati

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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Nemmeno le afose giornate di luglio fermano gli uomini di mercato dell’Atalanta. Dopo aver sistemato la fascia sinistra del campo con gli acquisti di Bakker e Kolasinac, Congerton e D’Amico inseguono ora un attaccante, visto che il danese Højlund pare sempre più attirato dalle sirene inglesi del Manchester United.

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Il club d’oltremanica ha fino ad ora offerto al club dei Percassi circa 50 milioni di sterline (più o meno 58.5 milioni di euro) e un paio di contropartite tra cui scegliere, che rispondono ai nomi di Mason Greeenwood, il promettente attaccante dei reds travolto lo scorso anno da un caso spiacevole di violenza fisica e sessuale ai danni della sua compagna; o Amad Djallo, l’attaccante esterno ivoriano cresciuto proprio nelle giovanili dell’Atalanta, che sarebbe in questo caso un cavallo di ritorno.

 

L’Atalanta però è parsa non troppo stuzzicata da queste offerte e preferirebbe ricevere un corrispettivo economico più sostanzioso per poi scegliere da sola l’attaccante con cui sostituire il danese. D’Amico e Congerton pare difatti abbiano già individuato il giocatore adatto per rimpiazzare Rasmus, in un giovane attaccante che la scorsa stagione ha giocato nelle file dell’Almeria (Liga spagnola), dove ha messo a segno 7 reti. Il profilo scelto porta il nome di El Bilal Touré, e questo è il suo profilo tecnico.

L’attaccante africano è nato ad Adjamé (Costa d’Avorio) il 3 ottobre del 2001 (22 anni), ed è stato Campione africano Under 17 e Under 20 con il Mali, visto che Touré ha optato per indossare i colori di quella nazionale. Sulla prima parte della storia calcistica di Touré conosciamo poco, se non che da giovanissimo ha orbitato nei centri di formazione calcistica dell’Angry e nell’Asec d’Abidjan. Seguendo poi il suo allenatore Tiémele Kouado, il giovane El Bilal si è da prima trasferito all’Ivoire Académie in Costa d’Avorio e poi è passato all’Afrique Football Elite, dove è rimasto fino al 3 gennaio del 2020, quando è stato acquistato dallo Stade Reims che gli ha fatto firmare un contratto quinquennale.

 

Touré in precedenza aveva trascorso un periodo di prova anche con il Monaco, ma alla fine di questo stage il club del principato aveva optato per non tesserarlo. Con la casacca del Reims, Touré è diventato il calciatore più giovane del club ad andare a segno in Ligue 1 (18 anni e 121 giorni), e lo ha fatto nella gara vinta per 4-1 contro l’Angers nel 2020. Nell’occasione Touré ha realizzato un rigore che lui stesso si è procurato dopo 58 minuti di gioco, in quella che era anche la sua gara d’esordio per il club.

Nel momento del suo approdo allo Stade de Reims, il club ha commentato sul proprio sito web in questo modo: “A 18 anni, il centravanti di El Bilal Touré si distingue per le sue caratteristiche trasversali: vivacità, piedi buoni (è ambidestro) e abilità fisiche interessanti che lo rendono una (grande) speranza del calcio africano.” Qualche tempo dopo, il suo agente, Bruno Satin , lo ha proposto al Napoli di Giuntoli, definendolo un “futuro craque”, ma il ds del Napoli ha preferito non procedere con l’acquisto di Touré.

Veniamo ora alle sue caratteristiche tecniche. Touré è una prima punta di ruolo, anche se è in grado di giocare come esterno d’attacco, veloce, molto efficace nel dribbling in progressione, ed è dotato di una discreta tecnica di base. El Bilal è molto efficace negli uno contro uno perché dotato di un buon senso della posizione e di una struttura fisica importante. Tourè è buon tiratore anche dalla distanza ed è un attaccante imprevedibile, che fa della rapidità nello stretto e nella velocità d’esecuzione i suoi punti di forza.

In verità, la sua struttura fisica lo fa somigliare più a Zapata che ad Højlund, anche se ha una diversa velocità, però proprio come il colombiano diventa letale in campo aperto, grazie alle sue potenti accelerazioni. Proprio per queste caratteristiche Tourè è un giocatore molto valido in ripartenza ed è competitivo nei duelli spalla a spalla.

El Bilal ha una forte personalità, non sembra patire particolarmente le pressioni esterne, cosa che gli ha consentito di non soffrire il passaggio dalla Ligue 1 alla più competitiva Liga spagnola.

 

Sopra potete vedere il recap dell’ultima stagione disputata da Touré nelle file dell’Almeria che lo acquistato la scorsa estate per una cifra prossima agli 8 milioni di euro. Anche per questa grafica (e le seguenti) abbiamo utilizzato i dati di Opta espressi in percentile (dai prossimi approfondimenti torneranno disponibili i dati Wyscout). Di seguito potete leggere una spiegazione “basica” di come interpetrarli. Sfruttando il database di Opta, oltre alle colonne con il valore numerico di ogni statistica, potete vedere rappresentato nella colonna di destra il valore percentile di ogni stats. Per coloro che non lo sapessero, questo valore indica lo scostamento dalla mediana (non la media), che rappresenta il valore centrale di una distribuzione. Il campione statistico è costituito da tutti gli attaccanti centrali della Liga. Dovremo quindi considerare il numero 50 come “il centro” di questa distribuzione. Il numero rosso starà ad indicare la posizione di Touré (e Højlund come vedremo nel confronto che seguirà) rispetto al campione utilizzato. Se il valore sarà superiore a 50, significa che Touré occupa la parte “buona” della classifica (la barra di riferimento si colorerà con sfumature di verde), se sarà sotto il 50 (sfumature rosse) significherà che nell’occasione Touré sta nella “parte non buona” della classifica. La lunghezza della barra e l’intensità del colore ci diranno poi quanto Touré ha fatto meglio o peggio rispetto al valore di mediana.

Per l’attaccante maliano (1355 minuti giocati nella scorsa Liga) c’è da migliorare (a livello generale) per tutte le stats che si riferiscono al controllo della palla (parte centrale), anche se va considerato che El Bilal ha giocato in un campionato più competitivo (per coefficiente) dell’attuale Serie A.

 

Ovviamente, il confronto tra El Bilal e Rasmus depone (nettamente) a favore dell’attaccante nerazzurro, anche perché in questa circostanza si paragona un giocatore ormai “già esploso” (il danese), ad uno che lo potrebbe diventare in prospettiva futura. Højlund è migliore rispetto a Touré per quanto riguardano tutte le stats offensive e di gestione della palla, mentre concede qualcosa al maliano per quanto riguarda i duelli aerei e le spazzate (non proprio una delle caratteristiche più ricercate in un attaccante).

 

La grafica sopra entra nel dettaglio delle statistiche dei tiri dei due giocatori. Qui il maliano riesce a “pareggiare” se non ad essere leggermente preferibile al nostro Rasmus, sia per qualità che per quantità (per 90 minuti di gioco), e questa è una buona cosa anche in considerazione che Højlund ha giocato nell’Atalanta arrivata 5^ in A, mentre Tourè ha giocato nell’Almeria arrivata 17^ nella Liga.

 

Veniamo ora all’ultima grafica del nostro confronto, che riguarda la creazione dei gol e dei tiri. Anche in questa grafica la situazione tra i due giocatori è equilibrata, con una maggior capacità di Rasmus di fornire assist e procurarsi falli.

I suoi gol con l’Almeria

La trattativa che dovrebbe portare El Bilal all’Atalanta pare essere entrata nel vivo, con il club dei Percassi che avrebbe offerto, secondo indiscrezioni, una ventina di milioni circa al club spagnolo e offerto al El Bilal un contratto quinquennale. Ovviamente l’arrivo del maliano sarà possibile solo dopo la cessione di uno tra Rasmus e Duvan. Al momento l’indiziato parrebbe essere il danese, ma come sappiamo bene anche il colombiano non manca di estimatori tra i club di A, e l’Atalanta ha fissato il prezzo anche per lui : 15 milioni di euro. Vedremo dunque nei prossimi giorni se l’Atalanta sarà solerte a chiudere su Touré come lo è stata con Bakker e Kolasinac. Buon sole a tutti