Atalanta-Lazio 0-0, match analysis. Due tempi diversi uniti dall’incapacità di vincere una gara dominata

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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A lla New Balance Arena di Bergamo l’incontro tra Atalanta e Lazio ha rappresentato un momento di verifica tecnica e mentale per entrambe le squadre. I nerazzurri di Ivan Jurić sono arrivati al match dopo aver sfruttato la sosta per recuperare uomini e intensità, con l’obiettivo di chiudere la lunga fase emergenziale che aveva condizionato l’avvio di stagione. La formazione bergamasca ha cercato di consolidare i principi del nuovo ciclo, fondati su aggressività controllata, struttura compatta e capacità di attaccare gli spazi con ritmo e precisione, ma è incappata nel solito primo tempo mal interpretato. La Lazio di Maurizio Sarri, reduce da settimane discontinue, ha invece ritrovato in extremis Zaccagni. Recupero che le ha permesso di tornare al 4-3-3 e di riattivare gli automatismi offensivi tipici del suo gioco posizionale. L’aspetto tattico è apparso subito centrale ed è finito con il dominare almeno 60 minuti di gioco. Dopo un avvio di marca biancoceleste si è compreso che sarebbe stata una sfida equilibrata, più strategica che spettacolare, con l’Atalanta che ha tentato di stappare la partita troppo tardi. Resta il rammarico per il tridente iniziale, che non è parso il più adatto per affrontare una squadra chiusa disposta a concedere poco spazio. La mancanza di un riferimento centrale e Lookman fuori dalla sua posizione ideale hanno pesato nell’economia offensiva dei nerazzurri.