Atalanta-Lazio, studio dei dati. Partenze sparate, pressing ultraoffensivo, squilibrio: quello che la squadra non può permettersi

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L a Lazio di Sarri ha inflitto all’Atalanta la prima sconfitta stagionale, che è giunta al termine della peggior prestazione dei nerazzurri nell’attuale campionato. L’Atalanta ha poco da recriminare perché la squadra capitolina ha evidenziato nell’arco dei 90 minuti una superiorità netta, e a tratti anche imbarazzante per gli uomini guidati da Gasperini. La prestazione della squadra nerazzurra ha fatto registrare complessivamente solo 220 punti Index, che corrispondono anche alla peggior gara giocata in stagione, amichevoli estive comprese. Ovviamente a far flettere verso il basso l’indice prestazionale dell’Atalanta è stata la superba prova della squadra allenata da Sarri, che ha fatto registrare 264 punti Index. Per la Lazio la gara giocata al Gewiss è corrisposta (in modo inversamente proporzionale a quanto successo all’Atalanta) alla miglior prestazione stagionale. Dopo un avvio di campionato molto promettente e tatticamente ben studiato, l’Atalanta è incappata nella gara di domenica sera nella sua “classica” prova muscolare che non ha sortito effetto. Un’espressione di calcio che ci ha accompagnato per tutto il girone di ritorno dello scorso campionato e che molti di noi vorrebbero che fosse definitivamente archiviata. La tendenza a tornare a una condotta di gara molto aggressiva si era già notata nelle ultime tre uscite, dove le azioni di azioni di pressing avanzato collettivo erano andate progressivamente aumentando. L’Atalanta era però stata sin qui brava a non cadere nella tentazione di giocare per lunghi tratti in questo modo, e si era così sottratta ai pericoli (scompensi nella struttura della squadra) che questo comporta. Le azioni di pressing ultra offensivo erano state alternate a periodi di gioco dove i nerazzurri abbassavano il proprio baricentro e giocavano una difesa posizionale. Gli esterni restavano su posizioni più “prudenti” e le sortite offensive orchestrate da Muriel e Lookman potevano sfruttare ampie porzioni di campo scoperto.