Atalanta, lo studio dei dati è «dedicato» a Mazzarri: altro che pareggio. I cambi di modulo, Gasp e una squadra camaleonte

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C on quella di Cagliari, Gasperini ha ottenuto la sua 200ª vittoria in A, mentre l’Atalanta con 22 punti si è riportata in quarta posizione in classifica. Come abbiamo sottolineato nella prima parte di questa analisi, il risultato finale della partita è stato bugiardo. L ’Atalanta avrebbe meritato sicuramente di vincere con una rete di scarto in più, per la straripante mole di occasioni create. 21 tiri complessivi (11 nel primo tempo è 10 nella ripresa), con 3.54 xG prodotti. I nerazzurri sono arrivati con impressionante continuità dentro l’area rigore cagliaritana, tanto da concludere per 18 volte all’interno dei 16 metri. Ne è derivata una pericolosità media per tiro molto alta e pari a 1.68 xG (1.24 quella media stagionale). Si è però abbassato il tasso di conversione, sceso al 10.5% contro il 28% di media stagionale. Sono serviti ben 1.77 xG ai nerazzurri per segnare una rete. Quando una squadra sviluppa questo tipo di statistiche, è quasi certo che non riesca a mettere a distanza di sicurezza il proprio avversario e soffra nel finale di partita. L’Atalanta ha dato comunque vita ad una prestazione importante e non scontata. La squadra è arrivata alla sfida contro i rossoblu dopo un ciclo intenso di partite, nelle quali Gasperini ha dovuto rinunciare alle turnazioni per via dei molti infortuni.

Per l’Atalanta 289 punti Index, contro i 245 totalizzati dalla squadra di Mazzarri. Già con questa serie di dati, pare difficile sostenere la causa perorata dall’allenatore rossoblù al termine della sfida, secondo cui la sua squadra sarebbe stata solo sfortunata ed avrebbe meritato il pareggio.