L’ Atalanta si è presentata alla sfida contro il Sassuolo sospesa tra l’euforia della vittoria europea e le incertezze di un campionato sempre più insidioso. A Marsiglia, la squadra di Jurić aveva offerto una prestazione convincente, vincendo e ritrovando quella concretezza tattica e di gioco che sembrava smarrita. Un successo che aveva dato respiro e rilanciato entusiasmo. Ma il ritorno alla Serie A ha rimesso tutto in discussione, e la squadra di Juric è crollata di fronte ad un Sassuolo solido e ordinato. Il cammino in campionato è ora da considerarsi gravemente insufficiente e la classifica attuale non solo è inferiore alle aspettative, ma comincia a far suonare più d’un campanello d’allarme. I limiti strutturali emersi nelle settimane precedenti non sono scomparsi. La fatica a dare profondità al gioco, la scarsa incisività negli ultimi metri e la gestione nervosa dei momenti critici restano nodi irrisolti. Alla vigilia, Jurić aveva parlato di una squadra rinfrancata, ma anche della necessità di portare concretezza nei risultati. Contro il Sassuolo, invece, l’Atalanta è crollata. Il 3-0 subito ha riportato tutto a galla, smascherando la distanza tra ambizioni e realtà, e lasciando la netta sensazione che la vittoria di Marsiglia abbia solo messo in pausa un problema, senza risolverlo. Ma entriamo ora nel dettaglio di quanto successo nella sfida tra nerazzurri e neroverdi.