Atalanta-Milan, lo studio dei dati. Quei blackout iniziali che non sono blackout, ma eccesso di pressing (da correggere)

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E ra una squadra sicuramente in ripresa, l’Atalanta che si apprestava ad affrontate il Milan nell’ultima gara della settima giornata di A. Lo si percepiva guardandola giocare, e lo confermavano anche i dati. Nonostante i segnali di miglioramento, la squadra di Gasperini aveva avuto però la peggior partenza delle ultime stagioni, con una produzione offensiva pressoché dimezzata. Erano stati parecchi gli alti ed i bassi nelle prime gare di campionato, ma dopo l’ottima prova di San Siro contro l’Inter, e la confortante gara contro lo Young Boys, ci si attendeva la conferma proprio contro la squadra di Pioli. Ebbene, la conferma non è arrivata, ed il tonfo (2-3 contro i rossoneri) fa più rumore di quanto poi non dica il risultato. Diciamo subito che il tecnico nerazzurro non è in questo caso esente da colpe, probabilmente a partire proprio dal modulo iniziale, per continuare nel prosieguo della gara con cambi poco comprensibili per chi ha guardato la partita. Ma procediamo con ordine, partendo dallo specchietto riassuntivo della prestazione dei giocatori nerazzurri.

L’Atalanta ha totalizzato nella gara contro i rossoneri  276 punti InStat Index, che sono in media con le prestazioni stagionali, ma che come ripetiamo da tempo, la allontanano dai 300 punti di media della passata stagione.