Atalanta-Monza 3-0, match analysis. Le squadre a specchio, la diga di de Roon, come giocano Scamacca e De Ketelaere

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

Lettura 5 min.

C alciomercato finito e Atalanta finalmente in campo. Dopo gli ultimi convulsi giorni di trattative, che sembravano aver regalato più amarezze che gioie ai tifosi nerazzurri, il campo è tornato a farla da padrone ed ha spazzato via ogni dubbio sulla forza della nuova Atalanta. Contro il Monza, i nerazzurri hanno avuto una partenza compassata, dove hanno avvertito la tensione che aleggiava sul Gewiss e dove ad inizio gara hanno sofferto l’intensità del Monza “dell’allievo” Palladino. Poi, con il trascorrere dei minuti sono cresciuti per qualità del gioco proposto e per la continuità con la quale si sono presentati dalle parti di Di Gregorio. Gli osservati speciali (Scamacca e De Ketelaere) hanno fornito una prestazione da applausi, e sono riusciti a portare dalla loro parte anche quella parte di pubblico più diffidente, e che nei giorni precedenti aveva rimpianto a lungo la partenza di Duvan Zapata. La squadra di Gasperini ha vinto una partita non facile per diversi motivi. La sconfitta subita una settimana fa a Frosinone non era certo il migliore dei biglietti da visita con cui presentarsi davanti al pubblico amico. Creava pressione, che non è mai una cosa buona quando hai cambiato tanto e chi è arrivato da poco avrebbe bisogno di tempo per assimilare al meglio i principi di gioco. Ma a De Ketelaere e Scamacca per mostrare le loro qualità, di tempo ne è bastato pochissimo, come vedremo nel seguito dell’analisi.