Atalanta-Raków 2-0, match analysis. Esordio con dati da dominio, e la mossa di Gasp che ha cambiato la partita

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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D opo il KO rimediato Firenze, a fornire a Gasperini a ai suoi ragazzi la possibilità di rialzarsi immediatamente ci ha pensato l’Europa League, che nell’incontro valido per la prima giornata del Gruppo D, ha portato a Bergamo i polacchi del Raków Czestokowa. I nerazzurri hanno superato con un rotondo 2-0 i rossoblù, anche se la partita è stata tutt’altro che semplice per i ragazzi di Gasperini, soprattutto nel primo tempo, per via dell’intensità e della capacità di corsa della squadra polacca. I rossoblù, guidati in panchina dal giovane Dawid Szwarga (32 anni), sono i campioni uscenti dell’ Ekstraklasa League, l’equivalente polacco della nostra Serie A, e nei preliminari per accedere ai Gironi di Champions, sono stati eliminati da un’altra vecchia conoscenza del club nerazzurro, l’FC Copenhagen (0-1 in polonia e 1-1 nella gara giocata in Danimarca). Il Raków si è presentato a Bergamo con le credenziali di essere un club in ascesa nel panorama calcistico polacco, ma nonostante questo, restava (e resta) la squadra meno accreditata a piazzarsi nelle prime due posizioni del Girone D. Per capirci, il valore complessivo della rosa dei polacchi è di soli 39 milioni di euro, poco più della metà del valore dello Sturm Graz (51,5 milioni), sei volte meno quello dello Sporting Lisbona (242 milioni), e circa otto volte meno quello dell’Atalanta (304 milioni). La sproporzione di forza tra nerazzurri e rossoblù era percepibile e netta, anche confrontando l’elo-rating. La squadra di Gasperini, forte dei suoi 1759 è la sesta forza dell’Europa League, ed è preceduta dalle tre inglesi (Liverpool, Brighton e West Ham), il Levekusen e la Roma. I polacchi invece, occupano le posizioni più basse del tabellone con soli 1556 punti (-278 rispetto all’Atalanta). Prima dell’inizio della gara, le chances di vittoria della squadra di Szwarga erano di solo il 10%, mentre erano del 71% quelle dell’Atalanta. Un’avversaria che non poteva intralciare il cammino dei nerazzurri, nonostante l’Atalanta scontasse l’assenza delle sue due punte centrali (Scamacca e Tourè). Peraltro, anche i polacchi hanno dovuto fare i conti con l’infermeria piena, e che li hanno privati di tre dei loro giocatori migliori, lo spagnolo Lopez, il greco Svarnas ed il croato Zoran Arsenic, oltre a Gryszkiewicz.