Atalanta, studio dei dati. Dietro la vittoria due «piccoli» allarmi: l’intensità e le troppe occasioni che servono per fare gol

scheda.

Lettura 4 min.

D opo le tre sconfitte consecutive (Napoli, Sassuolo e Verona) in campionato, che hanno almeno in parte compromesso le possibilità di qualificazione alle prossime competizioni europee, l’Atalanta di Gasperini ha rialzato la testa, e ha battuto in trasferta il Venezia di Zanetti. I nerazzurri hanno giocato una buona partita, ma sono stati agevolati nel successo finale da un Venezia i cui valori assoluti sono parsi molto lontani da quelli della squadra di Gasperini. I nerazzurri hanno condotto la gara al solito modo, predominando il gioco con il 58% di possesso palla a fine gara (661 passaggi tentati di cui 87% completati), ma questa volta con tante occasioni create: 18 tiri (5 in porta), 4.7 xG creati (dati Instat), 9 chances da rete.

La squadra di Gasperini ha giocato la solita gara dal punto di vista dell’intensità e del piano gara, con la solita partenza forte, fatta di tante pressioni offensive che le hanno consentito di recuperare ben 18 palloni (sui 29 recuperi complessivi) nella metà campo avversaria, come mostrato dalla grafica sotto.