Atalanta, lo studio dei dati mostra la crescita di De Ketelaere (anche quella che si nota meno: duelli e nei recuperi)

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

Lettura 4 min.

L’ anticipo di sabato pomeriggio ci ha lasciato una certezza: lo stato di grazia dell’Atalanta non è stato intaccato dalla sosta “forzata”. All’Atalanta sono di fatto bastati 46 minuti giocati con la giusta intensità per avere ragione dell’Udinese di Cioffi. La differenza di valori emersa tra le due formazioni è parsa talmente evidente da rendere difficile capire dove sono iniziati i meriti di una squadra e dove sono iniziati i demeriti dell’altra. L’Atalanta ci ha messo solo un tempo per pareggiare i numeri che solitamente accumula in 90 minuti di gara. Nel primo tempo l’Atalanta ha effettuato 10 dei 14 tiri totali, ha totalizzato 1.44 xG (1.61 quelli registrati alla fine della gara), ed ha segnato le due reti con cui ha vinto l’incontro. Poi la squadra di Gasperini si è messa “alla finestra” e si è limitata ad osservare e all’occorrenza limitare l’Udinese. Ogni volta che la formazione di Cioffi ha abbozzato una reazione, la squadra di Gasperini ha alzato i ritmi (senza mai esasperarli) rimettendo così a cuccia i bianconeri.

L’evoluzione degli xG nel tempo di gioco evidenzia in modo perfetto questa situazione. La linea blu inerente alla produzione offensiva dell’Atalanta ha avuto delle repentine impennate (conclusioni) sino al termine del primo tempo, poi si è mossa piatta (o quasi) per tutto il secondo tempo. Nella ripresa l’Atalanta è stata “perfetta” nella sua fase di controllo dell’avversario, perché come mostrato dalla grafica sopra, la linea nera (xG Udinese) è scivolata piatta allo stesso modo di quella blu: reazione non pervenuta.