Atalanta, il tagliando della sosta/1 A Gasp non piace segnare poco: perché ha ragione, e che fare (aspettando Zapata)

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Atalanta's head coach Gian Piero Gasperini reacts during the Serie A soccer match between AS Roma and Atalanta BC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 18 September 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI (Riccardo Antimiani)

L e gare della Nations League in programma nei prossimi giorni impongono il primo stop ai principali campionati europei. Come d’abitudine qui su Corner, utilizzeremo questa sosta per alzare il cofano della nuova Atalanta e dare un’occhiata al suo “nuovo” motore. Faremo quindi il solito tagliando focalizzandoci sulle principali novità sin qui proposte dai nerazzurri e tenendo sempre ben presenti le parole di Gasperini. Questo primo approfondimento parte proprio da alcune sue dichiarazioni rilasciate nel post partita della gara dell’Olimpico e che riguardavano la produzione offensiva dell’Atalanta in questo avvio di stagione. Il tecnico nerazzurro ha pronunciato queste parole: “Cercheremo anche opportunità offensive diverse, se vuoi stare su devi fare un altro tipo di calcio. Se vuoi vincere devi fare gol, l’anno scorso a un certo punto abbiamo perso l’opportunità dell’Europa League perché non siamo stati capaci di vincere certe partite in casa e questo non ci ha permesso di raggiungere risultati, poi se esageri ti scopri. Il mio obiettivo non è quello di fare difesa e contropiede, così non vinci. Questo è sempre stato il mio ragionamento. A volte ci sono complimenti eccessivi, ma l’Atalanta precedente faceva un sacco di punti. Questa cosa fa parte della cultura italiana del calcio”. Dichiarazioni che fanno trapelare una celata “insoddisfazione” circa la fase offensiva dei nerazzurri ed un convincimento: per stare in alto bisogna fare più gol. Una convinzione derivata dalla sua esperienza in qualità d’allenatore, ma che trova conferma anche nei numeri. Vediamo di capirne di più anche per mezzo delle grafiche e delle statistiche forniteci da Instat.