Atalanta-Torino, match analysis. Poco possesso, tanti tiri: il «nuovo corso» di Gasp fotografato dai dati

scheda.

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L e ore che hanno preceduto la partita sono state abbastanza turbolente in casa Atalanta. I rumori di mercato hanno di fatto condizionato il pre partita, con molti giocatori nerazzurri che sono stati al centro delle voci di mercato e sono sembrati sul punto di partire. I più chiacchierati (Hateboer, Boga e Malinovskyi) non sono partiti tra i titolari, o non sono stati nemmeno portati in panchina. La sfida contro il Torino era però una partita di quelle importanti, da affrontare con il piglio giusto e che richiedeva la giusta determinazione, perché nelle prime tre giornate di campionato la squadra di Juric ha dimostrato di essere cresciuta (e non poco) rispetto a quella della passata stagione. Il risultato ha premiato la squadra di Gasperini che non è però stata brillante per la qualità del gioco espresso. Sulla fase di possesso Gasperini avrà ancora tanto da lavorare (41% di possesso palla, 72% di passaggi completati), ma per il momento godiamoci la vittoria che consente all’Atalanta di issarsi in vetta alla classifica di A.

Gasperini ha schierato l’Atalanta con il 3-4-2-1. Soppy è tornato a giocare sulla sua fascia di competenza (buona la sua prova), mentre sulla corsia di sinistra ha sgambato il rientrante Zappacosta. A dividersi la trequarti, Pasalic (centrodestra), Ederson (centrosinistra). Unica punta: Zapata. Gli ha risposto Juric con uno schieramento a specchio (3-4-2-1). Per i granata, Buongiorno ha trovato il posto al centro della difesa, e Lukic (dopo le scuse a Juric) il suo posto in mediana la fianco di Linetty. Vlasic (molto bravo e fisico) e Seck in trequarti alla spalle di Sanabria.