Atalanta-Torino, studio dei dati. Un’altra vittoria «diversa»: squadra bassa, esterni che attaccano. Soppy, dati super

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D oveva essere un turno infrasettimanale di quelli definiti interlocutori, dove il calendario offriva in “pasto” alle big del campionato le squadre destinate ad occupare la parte destra della classifica. In realtà così non è stato, con molte delle “grandi” che hanno steccato per via dell’ampio turnover imposto dai rispettivi allenatori. Ad approfittarne sono state così Roma ed Atalanta, che battendo rispettivamente Monza e Torino, si ritrovano ora in testa alla classifica di A con 10 punti. La squadra di Gasperini ha fatto bottino pieno contro i granata, con una tripletta firmata dall’olandese Koopmeiners che a fine gara si è portato a casa il pallone per la prima volta nella sua carriera.

C’è ovviamente da essere felici in casa Atalanta per tutto questo, ma è generale anche la sensazione che i nerazzurri in testa ci si trovino più per la “concretezza” con cui ha affrontato queste prime giornate di campionato, che per la qualità del gioco espresso, che per il momento non si è ancora vista. Nella nostra “guida al campionato” vi avevamo detto di tenere sott’occhio alcune statistiche, per vedere se i dettami tattici di Gasperini, ed i volti nuovi approdati in nerazzurro, potessero in qualche modo cambiare il DNA del gioco espresso dall’Atalanta. Ci aspettavamo in realtà qualche cambiamento, ma non così marcati come si sono visti nei primi 360 minuti di questo campionato.