A i giocatori che fanno i capricci per andare via Bergamo ci sta un po’ facendo il callo. Se l’estate scorsa erano stati i certificati medici di Koopmeiners a tenere il banco, ora sono le pretese di Lookman e del suo staff di migrare verso un club di “prima fascia”. Il nigeriano vuole cambiare aria, e pare deciso ad accettare solo la proposta dell’Inter - vi ricorda qualcosa? -, senza voler prendere in considerazione altre ipotesi. Così, Ausilio e Marotta, forti della volontà del giocatore hanno formulato un’offerta al club dei Percassi, “non trattabile”. Peccato che quest’offerta sia di una decina di milioni più bassa rispetto al prezzo fissato dall’Atalanta, e quindi l’Atalanta le ha più o meno gentilmente respinte al mittente, ed ha fatto sapere che può prendere in considerazione l’ipotesi di cessione del nigeriano solo a partire da valutazioni che vanno dai 50 milioni a salire, dove per salire si intendono bonus legati alle sue prestazioni. Per ora la situazione è in stallo, ma tra i due club, quello ad avere meno fretta sembra proprio essere l’Atalanta, che non ha di certo gradito le modalità operative dell’Inter, e quindi aspetta rimanendo ferma sulle sue posizioni. Il risvolto peggiore di queste situazioni d’impasse sta però nel fatto che crea problemi ad uno sviluppo lineare del mercato, sempre che il calciomercato abbia qualcosa a che fare con la linearità. Per capirci, se non si hanno le idee chiare su chi resta, diventa poi difficile pianificare tutta una serie di operazioni. Il caso Lookman, che visto le premesse crediamo sarà difficilmente sanabile con una riconciliazione tra le due parti, crea una “seconda (grande) complicazione” per quel che riguarda il mercato nerazzurro, che dopo la cessione imprevista di Retegui sarà ora impegnato anche nell’operazione di sostituire un altro giocatore chiave nell’economia di gioco del club orobico.