L’Atalanta di Firenze non è una «novità»: i dati spiegano perché al ritorno servirà un’impresa

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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A nche l’Atalanta qualche volta si deve accomodare sulla poco invitante poltrona del dentista, che nel caso specifico porta il nome di Vincenzo Italiano. Ogni volta che la squadra nerazzurra incrocia i viola guidati dal tecnico nato a Karlsruhe sono sempre dolori, nonostante la rosa della squadra di Gasperini sia sulla carta superiore a quella gigliata. Una qualità maggiore riconosciutagli unanimemente dagli addetti ai lavori, dalla stampa, e persino dai bookmakers, che prima della gara del Franchi assegnavano le stesse probabilità di vittoria (circa il 35%) alle due squadre, annullando così completamente il fattore campo. Eppure, nonostante tutto questo, la Fiorentina di Italiano resta la bestia nera di Gasperini, che nei due incroci stagionali l’ha sempre battuta: 3-2 nella partita d’andata di campionato, e 1-0 nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia. Per queste ragioni, nonostante il passivo della partita di Firenze sia corrisposto al minimo sindacale, e Gritti al termine della sfida si sia mostrato fiducioso ricordando a tutti che l’Atalanta al ritorno saprà cosa fare, i nerazzurri ora dovranno rimettere in parità la sfida, e se possibile ribaltarla. Servirà dunque un’impresa. L’operazione “qualificazione” si presenta complicata. Se si guarda al passato e si restringe lo spettro degli scontri diretti alle ultime tre stagioni, ovvero quelle dove Italiano ha guidato la Fiorentina, se ne intuisce meglio il perché. Nella stagione 2021/22, i gigliati vinsero tutte e tre le partite giocate: fu 1-2 a Bergamo all’andata, con doppietta di Vlahovic su rigore, e fu 1-0 al Franchi nel girone di ritorno con gol vittoria di Piatek. L’anno scorso invece, i viola furono sconfitti al Gewiss per 1-0 con gol vittoria di Lookman, in quella che resta l’unica partita vinta di recente da Gasperini nei confronti di Italiano, e fu pareggio per 1-1 al Franchi con rete di Cabral su rigore. Il resto è storia recente e non positiva per i colori nerazzurri, come abbiamo ricordato sopra, che hanno perso contro i viola le prime due sfide stagionali. Per ribaltare il risultato servirebbe dunque una vittoria “larga”, che come abbiamo visto, nel recente passato non si è mai verificata, ed è per questo che abbiamo parlato di “impresa”. Quando la squadra di Gasperini incrocia la Fiorentina, a metterla in difficoltà è soprattutto l’intensità dei viola, un concetto quasi assente nel nostro campionato fino a poche stagioni fa, e introdotto proprio dal tecnico di Grugliasco.