Gol e successi, ma c’è un altro «primato» per l’Atalanta: ha vinto «producendo» meno degli avversari. Tutti i dati

Articolo.

Lettura 4 min.

P er l’Atalanta di Gasperini quello di domenica sera alla Dacia Arena ha rappresentato il terzo impegno in sette giorni dalla ripartenza del campionato di Serie A. Le insidie nella sfida contro i bianconeri erano rappresentate dalla tenuta fisica dei giocatori, che, come si poteva prevedere avrebbero trovato una squadra fisica e chiusa nella propria metà campo. La sfida è stata tutt’altro che semplice per gli uomini di Gasperini, che hanno faticato per aver ragione dei friulani. L’Atalanta aveva sempre avuto qualche problema nei primi minuti giocati contro Sassuolo e Lazio. Contro l’Udinese la partenza si è giocata invece su ritmi decisamente più bassi. Molto possesso per i nerazzurri, con la solita manovra «avvolgente», mentre per gli uomini di Gotti la disposizione in campo è molto prudente e con un baricentro estremamente basso e grande densità sul centro. Al 10° minuto, 71% di possesso palla per i nerazzurri. 77 passaggi riusciti a 22 per gli uomini di Gasperini. Se l’Atalanta cuce gioco, l’Udinese non ci pensa nemmeno. Rinuncia alla costruzione bassa e allunga i palloni sugli avanti friulani, soprattutto su Teodorczyk. Per Gotti, puntare sulla fisicità dei suoi giocatori (185 cm la statura media dei bianconeri) sembra essere l’unica arma a disposizione, tant’è la differenza tecnica tra le due squadre.