I dati non mentono: l’Atalanta ha costretto la Juve alla peggior partita interna (senza rigori, non avrebbero mai segnato)

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L’ Atalanta sfiora nella serata di Torino l’impresa che avrebbe forse potuto riaprire il campionato. Per due volte è passata in vantaggio e per due volte è stata raggiunta da due rigori trasformati da un’evanescente e decentrato Ronaldo. I nerazzurri confermano di essere una grande squadra e lo dimostra l’esultanza della dirigenza bianconera al termine della gara. I cravattati della Juventus balzano in piedi a festeggiare il punticino conquistato, che sta invece molto stretto all’Atalanta. La partenza dell’Atalanta è impressionante, al 21 minuto il possesso palla degli uomini di Gasperini si attesta al 71% con una precisione dei passaggi dell’89%, anche se, ad onor di cronaca, nei primi 4 minuti la Juventus aveva tenuto palla ed abbozzato così una reazione alla sconfitta di San Siro. E’ vero, con il possesso palla non si vincono le partite, ma è sicuramente indice di personalità. Gli uomini di Gasperini hanno nella prima parte di gara un possesso ordinato e fluido. La palla, al solito gira da un lato all’altro del campo, anche se i nerazzurri preferiscono ad inizio di gara il lato sinistro del campo. Qui, la catena formata da Djimsiti, Castagne, Freuler, Gomez e Zapata che si apre spesso su questo lato del campo, crea superiorità numerica. La Juventus fatica a chiudere. Ai bianconeri manca intensità in fase di non possesso e faticheranno sotto questo aspetto per tutto il primo tempo.