I dati (tutti per la Roma) moltiplicano i meriti dell’Atalanta: vittoria di densità e compattezza. Ecco la match analysis

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Atalanta's head coach Gian Piero Gasperini and his players celebrat the victory reacts during the Serie A soccer match between AS Roma and Atalanta BC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 18 September 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI (Riccardo Antimiani)

D opo i novanta minuti dell’Olimpico, Gasperini avrà sicuramente ottenuto qualche risposta in più circa le ambizioni e la forza della sua Atalanta. Se non si può di certo definire spettacolare la gara giocata dai nerazzurri all’Olimpico (4 tiri di cui 1 solo in porta), gli uomini di Gasperini hanno però dimostrato di avere una solidità eccezionale in fase di non possesso, con la squadra di Mourinho che nonostante le 21 conclusioni complessive (solo 5 nello specchio della porta), non è mai riuscita a toccare la rete alle spalle di un perfetto e sicuro Sportiello. I nerazzurri sono stati cinici al punto tale da riuscire a portare a casa la vittoria con soli 0.14 xG creati, sfruttando alla perfezione l’unica grossa occasione che la Roma ha concesso. Per il resto, tanta ricerca di equilibrio e pochissime invasioni della metà campo giallorossa. Quelle poche volte che l’Atalanta ha mancato nel fare questo, ha rischiato di capitolare sulle puntate offensive e verticali di Zaniolo e Abraham, che lo scorso anno avevano annichilito i nerazzurrri al Gewiss. Entriamo ora nel vivo dell’analisi cominciando dalle formazioni. Moduli speculari per le due squadre (3-4-2-1). Per Gasperini la novità era rappresentata da de Roon braccetto di sinistra, con Scalvini interno di destra di centrocampo. Davanti, Ederson trequarti di sinistra e Pasalic trequarti di destra, con il compito di giocare in modo complementare ai movimenti del danese Højlund. Mourinho ha dovuto invece far fronte all’infortunio subito da Dybala nel riscaldamento del pre partita. Al suo posto sulla trequarti è stato schierato Matic in coppia con Zaniolo, alle spalle di Abraham. Sugli esterni hanno trovato posto Çelik (destra, al posto dell’infortunato Karsdorp) e Spinazzola (sinistra). In mezzo al campo la coppia Pellegrini (play) e Cristante.

Fino alla scorsa stagione, Roma e Atalanta erano squadre agli antipodi per quanto riguardava la filosofia di gioco. Baricentro alto e duelli esasperati per tutto il campo per Gasperini, alla ricerca del maggior numero di situazioni e squilibri delle squadre avversarie fino a correre qualche rischio di troppo. Baricentro basso e palleggio ridotto al minimo per Mourinho, con i giallorossi alla continua ricerca (a volte spasmodica) della verticalità, con gli eventi (non calcolabili) della partita ridotti al minimo. Per il tecnico portoghese, l’equivalenza era (ed è) semplice : meno eventi = meno variabili = meno imprevedibilità e più calcolo. L’Atalanta e la Roma di questo avvio di stagione, si assomigliano invece molto.