A ll’Atalanta servivano assolutamente i tre punti e sono arrivati al termine di una gara più complessa di quanto il primo tempo avesse lasciato immaginare. Dopo le fatiche europee e una sequenza di impegni ravvicinati, era ipotizzabile un calo sul piano fisico e mentale, soprattutto nella ripresa, e questo calo si è puntualmente manifestato, rendendo in salita il finale di partita. I nerazzurri hanno affrontato il match con l’atteggiamento giusto, imponendo subito ritmo, qualità e controllo del pallone, ma hanno pagato a caro prezzo le tante occasioni sprecate nei primi quarantacinque minuti. Il vantaggio minimo non ha mai permesso di mettere la gara al sicuro e ha tenuto in partita un Cagliari ordinato e tenace, pronto a sfruttare ogni segnale di flessione. Nella ripresa l’Atalanta ha progressivamente perso brillantezza, si è allungata e ha dovuto soffrire più del previsto, ma ha avuto il merito di restare dentro la partita anche nei momenti più difficili. La vittoria è arrivata con fatica, ma rappresenta un passaggio fondamentale per classifica e continuità, perché maturata in una serata in cui gestire energie e testa era altrettanto importante quanto la qualità del gioco.