Il pareggio di Milano e lo studio dei dati: l’Atalanta ha dato una prova di resistenza (come, a volte, fanno le big)

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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I l primo viaggio a San Siro dell’Atalanta nell’arco di tre giorni è valso un punto alla squadra di Gasperini, che si mantiene cosi imbattuta in questo 2024 e si prepara nel migliore dei modi alla sfida contro la capolista Inter. Un buon pareggio, che alla luce di quanto visto sul campo deve lasciare soddisfatti i nerazzurri, visto la gara di assoluto livello giocata dalla squadra di Pioli, anche se questo si è tradotto con il momentaneo abbandono della quarta posizione in classifica, ora occupata in solitudine dal Bologna. La gara tra rossoneri e nerazzurri ha visto premiata la tenuta difensiva della squadra di Gasperini, che ha retto i continui urti di Leao compagni in modo solido ed ordinato, ma che invece ha faticato più del solito a produrre gioco, o meglio, a proporre il proprio gioco. L’allenatore dei rossoneri Pioli ha preparato la partita nel migliore dei modi. La contropressione esercitata dai rossoneri è stata costante, e l’Atalanta non è riuscita a sviluppare sulle corsie esterne, dove la differenza di valori e le marcature dei rossoneri hanno tolto il respiro alla manovra dell’Atalanta. Una volta trovatisi imbrigliati i nerazzurri si sono rifugiati in una difesa posizionale, dove le responsabilità individuali, pur rimanendo ben delineate nel solito sistema di marcature ad uomo, hanno potuto godere degli aiuti di reparto. Solo in questo modo è stato possibile raddoppiare e mettere una toppa sulla destra della difesa nerazzurra, dove ha agito lo scatenato Leao.