Il rating: Ilicic insegue Gomez. E le statistiche «inguaiano» Kjaer: è il più falloso

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«S u, le mani. Su su, le mani. Tira su, le mani. Su su, le mani» - cantava Fabri Fibra ormai più di dieci anni fa. Quelle di Pierluigi Piergollo Gollini sono andate su al momento giusto. Chiedere a Callejon, avversario in un 12esimo minuto di fuoco. L’attaccante azzurro ci ha provato, invano, scontrandosi contro una perfetta uscita + copertura della porta + manona + parata. Quell’azione è il simbolo del momento di Piergollo. Nonostante le incertezze dei compagni di reparto, che lo fanno ballare nemmeno fosse sul set di un video rap, in campionato Gollini è diventato una certezza. Lo dimostrano le parate, lo dimostra il suo sguardo quando si inalbera con gente non di primissimo pelo come Masiello, Palomino, Toloi e Kjaer. Lo dimostrano anche i numeri di un Rating che per la prima volta premia l’estremo difensore, secondo nella classifica di giornata dietro a Josip Ilicic. La digressione vien da sé: il Rating di Corner è stato studiato per valorizzare le pure statistiche. Non c’è mai un giudizio soggettivo. Il punteggio fa parlare solo i dati delle singole prestazioni. Un giocatore viene premiato se fa bene il suo lavoro: se un attaccante segna avrà un punteggio alto, idem se un difensore non prende gol. Ecco perché i difensori nerazzurri sono ancora sul fondo della graduatoria stagionale. Qualche problema difensivo c’è, fortunatamente compensato dalla spregiudicatezza di un attacco da record.