L’Atalanta e le altre, 2ª parte. A confronto le difese, e l’impatto sul campo del «nuovo» gioco di Gasp

scheda. L’approfondimento a puntate di Gianluca Besana

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N ella prima parte del confronto statistico abbiamo trattato di quanto fatto dall’Atalanta e dalle altre formazioni di A per quanto ha riguardato le principali statistiche offensive, e il modo di segnare e di subire reti nella stagione appena conclusa. In questa seconda parte tratteremo degli assetti tattici delle squadre, del loro modo di attaccare, dei tiri fatti e subiti (e della loro qualità), delle palle perse e riconquistate. Tanta carne al fuoco dunque, che ci riserverà al solito la possibilità di capire meglio cosa si dovrà fare in fase di mercato per migliorare l’attuale Atalanta.

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Cominciamo questa seconda parte da una panoramica generale dei moduli tattici utilizzati dai vari allenatori nel corso della stagione con la grafica che vi proponiamo qua sotto.

Ad ogni campetto corrisponde il modulo più utilizzato da ciascun club di A, con le relative posizioni medie dei giocatori in fase di possesso. Si può notare come la difesa a tre sia diventata la più utilizzata (12 squadre), rispetto a quella formata da quattro difensori (8 squadre). Tra le squadre di vertice, la linea a quattro è stata utilizzata dal Napoli campione d’Italia, dalla Lazio, dal Milan e dalla Fiorentina, mentre Inter, Roma, Atalanta e Juventus hanno prevalentemente giocato con una difesa a tre.